1967 - 1971 - Mercedes-Benz 280 SL

Nel 1963 la Mercedes-Benz sostituì con un unico modello le due precedenti 300 SL Roadster e la piccola 4 cilindri 190 SL, che rappresentavano, pur con un’estetica molto vicina, due realtà tecniche profondamente diverse.

02-1967-1971-Mercedes-Benz-280-SL.jpgAl Salone di Ginevra la star fu così indiscutibilmente la nuova 230 SL: dotata di un 6 cilindri di 2306 cc da 150 CV, la nuova roadster (Serie 113) si presentava come la prima sportiva dotata di carrozzeria di sicurezza con zona di assorbimento d’urto anteriore e posteriore, secondo lo schema concepito da Béla Barényi, progettista al quale l’automobile deve numerose innovazioni tecniche e strutturali. Tra queste anche l’originale struttura dell’hard-top della nuova SL, dal tipico andamento concavo che le valse il soprannome, mai più abbandonato, di “Pagoda”.

 

Il design della carrozzeria, per l’epoca decisamente d’avanguardia, è considerato un vero capolavoro, e il successo fu immediato: la 230 SL fu prodotta in ben 19.831 esemplari fino al gennaio 1967, quando venne sostituita dalla 250 SL , costruita fino al gennaio 1968 in 5.196 unità.

La versione che seppe guadagnare le maggiori fortune (23.885 unità) fu la successiva 280 SL, grazie anche alle prestazioni di tutto rispetto generate dai 170 CV del suo 6 cilindri a iniezione meccanica, abbinato ad un cambio manuale a 5 marce o automatico a 4 rapporti. La Serie 113 venne proposta in versione roadster (solo capote in tela), roadster-coupè (con hard-top e capote), e dal marzo 1967 in una terza originale configurazione coupè con due posti di fortuna al posto del vano capote e il solo hard-top. La produzione ebbe termine nell’aprile del 1971.

 

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